Testata Giornalistica "Salic'è l'Espressino Quotidiano" iscritta al n° 8 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce del 4 luglio 2017.
Massimo Tafuro, candidato sindaco alle primarie del centro sinistra e presidente del comitato "Robin Hood", afferma che i cittadini "Devono sapere".
"Decantate tanto di dover essere trasparenti, ma non lo siete nemmeno con voi stessi...
Dal momento che desiderate un confronto tramite le primarie, sono disposto a farlo senza vincoli , paletti o quorum .
Dimostrate di non avere paura di un "piccolo " cittadino come me che ha avuto il coraggio di dare un senso democratico alle primarie , affrontando due colonne politiche come Ianne e Ruggeri , i quali da anni calpestano il pavimento del palazzo comunale.
Le primarie sono un modo democratico per dare la possibilità ai CITTADINI TUTTI di scegliere il candidato sindaco di una coalizione o schieramento politico e, dunque,
non devono essere usate per bloccare un terzo candidato "scomodo" con dei vincoli, anche perchè il paese è piccolo, la gente parla e le cose si sanno.
Alla fine i cittadini sono persone intelligenti e sapranno chi votare.
Non agite come i "massoni" perchè diventerete un boomerang nei vostri stessi confronti.
Se ambite tanto a questa poltrona ditelo chiaramente e spiegatene anche le motivazioni...
Dimostrate la trasparenza, da voi tanto decantata, e incontriamoci subito per stabilire le regole delle primarie tra i candidati .
ASPETTO DA CIRCA UNA SETTIMANA UNA CONVOCAZIONE O ALMENO LA CONSEGNA DI UNA BOZZA, che sono certo circoli tra le mani di alcuni cittadini e di cui io, candidato e presente in prima persona, paradossalmente non ne sono a conoscenza.
GRAZIE PER LA TRASPARENZA."
Massimo Tafuro si candida alle primarie di centro sinistra. Le colonne portanti della sua campagna sono: la novità, parola ai cittadini e abbassamento delle tasse. L’impegno è quello di andare incontro alle esigenze dei più giovani “che sono stati abbandonati”. In caso di vittoria alle primarie è pronto a chiamare in squadra i due rivali Gaetano Ianne e Alessandro Ruggeri. Intervista a cura di Davide Epifani e Marco Palma.
Con ieri, 9 Aprile, si è concluso il termine ultimo ,per tutti i concittadini della società civile di Salice, che avrebbero voluto candidarsi alle primarie del centro-sinistra. A scendere in campo sono: l'attuale vicesindaco, avv. Alessandro Ruggeri, il consigliere d'opposizione, Gaetano Ianne, presidente dell'associazione "Itaca" e un cittadino della società civile di Salice, Massimo Tafuro, presidente del comitato "Robin Hood" e candidato nelle precedenti amministrative nella lista "solidarietà e cambiamento".
Le primarie per le elezioni del candidato Sindaco avranno luogo, domenica 23 Aprile in Piazza Plebiscito e saranno aperte a tutti i cittadini di Salice.
Cambia lo scenario politico a Salice Salentino in vista delle amministrative. Si erano definite in un primo momento tre probabili liste "Uniti per Salice" con Rosato Sindaco, "Salice nel cuore" con Ruggeri Sindaco e "Itaca per Salice" con Ianne Sindaco.
Dopo diverse posizioni contrastanti all'interno del centro sinistra e incompatibilità varie ecco che nei giorni scorsi si giunge ad una decisione: si va alle primarie.
Salice chiamato a votare l'11 Giugno. Da poche ore il ministro dell'Interno, Marco Minniti, ha fissato con proprio decreto, per domenica 11 Giugno, lo svolgimento delle consultazioni per l'elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali, nonché per l'elezione dei consigli circoscrizionali nelle regioni a statuto ordinario. Sono 1021 i comuni interessati e poco più di nove milioni le persone chiamate alle urne. Nel decreto si precisa che l’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci avrà luogo domenica 25 giugno. Al voto 25 capoluoghi di provinciae e 4 capoluoghi di regione: Palermo, Genova, Catanzaro e L’Aquila. Sul sito www.interno.gov.it è consultabile l’elenco completo dei comuni interessati.
La “rivoluzione” sta arrivando???!!!
Leggendo le prime frasi che “svolazzano” senza contenuti sul sito di coloro che si ricandidano, nella continuità, con l’Amministrazione uscente dopo, peraltro aver ricoperto incarichi di primissimo piano nel passato recente c’è veramente da rimanere perplessi e sgomenti.
Parlano di “rivoluzioni” e vogliono fare la “rivoluzione” adesso?? ....
ma ieri questi soggetti “rivoluzionari” dove erano??
La “rivoluzione” non può mai essere impulso di coloro che hanno determinato la situazione di emergenza sociale che paradossalmente ora propongono di “rivoluzionare”.
Non sono “credibili” soprattutto perché nel tempo hanno provocato danni e danni amministrativi.
Se la “rivoluzione” era nella loro volontà amministrativa e Salice eranel lorocuore hanno avuto tanto tempo necessario per realizzarla, invece hanno gestito l’ordinaria amministrazione e in alcuni casi neanche in modo efficiente ed efficace.
In tutti i loro anni di Amministrazione hanno provocato solo sfaceli come per esempio:
Dopo tanti anni di buio, intendono “rivoluzionare” il quadro politico-amministrativo attuale di Salice che loro stessi negli ultimi anni hanno animato e gestito!
La campagna elettorale comincia male, evitiamo gli spot e le “rivoluzioni” vuote, tardive e ipocrite, parliamo di contenuti, non nascondiamo una realtà penosa del Paese, ma riflettiamo tutti insieme come porre rimedio allo stallo della nostra Comunità.
Da parte nostra, CI SIAMO, non ci sottrarremo ad un confronto serrato e mirato sulle problematiche della nostra SALICE, che non ha bisogno di “rivoluzioni”, ma di una SVOLTA sia nei contenuti che nei soggetti.
Auspichiamo che i Cittadini riflettano sulle lacune e carenze di azioni amministrative del passato bocciando sonoramente i personaggi politici che hanno clamorosamente fallito e che oggi si presentano come “falsi” rivoluzionari!!!
Candidato nella lista UNITI PER SALICE
Gianpiero Manno
Continua la propaganda elettorale a Salice Salentino mentre la data della presentazione delle liste si avvicina. Fra i vari botta e risposta dei “presunti” candidati consiglieri e sindaci oggi abbiamo quello di Ettore LEONE, probabile candidato per le prossime elezioni comunali nella lista “Uniti per Salice” con Tonino Rosato sindaco.
"E’ risaputo che l’oratoria è un’arte ed è altrettanto risaputo che il prossimo candidato Sindaco di “Salice nel Cuore” ha fatto di quest’arte un mestiere.
Quello che non si comprende, tuttavia, è come possa, questa squadra di amministratori, continuare a sperare di poter mascherare la verità con le parole camuffando la realtà e rivestendola di fantasie.
Affermano che non conosciamo la differenza che c’è tra la Sezione giurisdizionale e la Sezione regionale di controllo della corte dei Conti. Ebbene, vorremmo tranquillizzarli in proposito." E' questo il messaggio che il Consigliere Mimino Leuzzi lancia all'attuale Amministrazione di Salice Salentino per rispondere alla dichiarazione rilasciata dalla stessa nei giorni scorsi.
"Non capiamo, però, come mai la Corte dei Conti si sia dovuta scomodare per emettere una pronuncia a carico del Comune di Salice se «l’unica colpa di questi amministratori – così dicono loro – è quella di aver pagato, con fondi di bilancio, quasi € 2.000.000,00 di debiti pregressi, peraltro non imputabili all’attuale amministrazione»." continua Leuzzi a cui sembra ovvia la situazione venutasi a creare "È chiaro che le cose non stanno proprio come ce le vogliono raccontare."
Una Deliberazione "precisa", secondo il Consigliere, quella della Corte dei Conti in cui si parla "in modo inequivocabile" di “incapacità di porre in essere una corretta politica di programmazione e gestione finanziaria delle risorse e delle spese” e che ci spiega di seguito
"In altre parole, a causa della irresponsabilità amministrativa di chi ci governa, sono a rischio “gli equilibri economico-finanziari dell’Ente comunale”.
Senza contare che, se fosse vero ciò che dicono, ossia che questi debiti non sono imputabili all’attuale amministrazione, se ne dovrebbe dedurre che siano imputabili anche alla precedente.
Ebbene, hanno dimenticato che nella scorsa amministrazione erano sempre loro a governare?
Appare veramente imbarazzante questo tentativo di giustificare la propria inaffidabilità.
Nello sforzo di evitare di dare spiegazioni ai cittadini sulle irregolarità riscontrate nei bilanci comunali di cui, senza ombra di dubbio, sono gli unici responsabili, non si rendono conto neppure di peggiorare la propria situazione.
Invece di impartire lezioni di giurisprudenza, dovrebbero chiarire ai salicesi come mai, davanti a una situazione di evidente gravità, che forse sperano ancora di tenere nascosta, non hanno neppure comunicato al Consiglio, unico organo rappresentativo di tutto l’elettorato, la pronuncia della Corte dei Conti.
Dovrebbero spiegare perché si ostinano a percorrere la strada di una politica fatta di attacchi personali agli avversari, invece di preferire quella del confronto amministrativo."
Riferendosi poi al candidato Sindaco della coalizione "Uniti per Salice" nonchè consigliere di opposizione Tonino Rosato, Leuzzi precisa "Sostengono, per esempio, che il consigliere Rosato sia stato rimosso dalla Provincia per incapacità e dicendo questo fanno, per l’ennesima volta, la figura degli ignoranti." chiarendo che il consigliere Rosato "ampiamente suffragato nelle elezioni provinciali del 2009 e del 2014" sia semplicemente giunto alla fine naturale del suo mandato e abbia deciso di non ricandidarsi.
Conclude poi "Chi invece non ha avuto neanche il sostegno dei suoi stessi consiglieri, nelle elezioni del Consiglio Provinciale nel 2014, è l’attuale Sindaco, che in quella competizione ha fatto una meschina figura.
Chi è stato davvero “bocciato” dagli elettori, non è il consigliere Rosato, ma gli attuali amministratori che, va ricordato, governano rappresentando una netta minoranza (30%), a fronte di un 70% che appartiene alle opposizioni."
Non si è fatta attendere la risposta dell'amministrazione comunale alle dichiarazioni rilasciate dai consiglieri di opposizione Rosato e Leuzzi in seguito alla bocciatura della Corte dei Conti dei bilanci consuntivi presentati per gli anni 2011, 2012, 2013 dal Comune di Salice Salentino.
L'amministrazione definisce il gruppo di Rosato come "la fabbrica dell'ignoranza" e aggiunge :"Ancora una volta ci vediamo costretti a replicare ad una serie di bugie, imprecisioni ed inesattezze partorite da un gruppo di candidati che si autoproclama competente ed innovatore. Siamo alle solite!"
"La minoranza non sembra comprendere che la Corte dei Conti si suddivide in due Sezioni: la Sezione giurisdizionale che emana sentenze di condanna a carico di coloro che procurano un danno erariale agli Enti e la Sezione regionale di controllo che svolge una funzione sostanzialmente collaborativa priva di un effettivo apparato sanzionatorio e volto semplicemente a stimolare processi di autocorrezione, segnalando irregolarità contabili non gravi o meri sintomi di precarietà.
Chiarito anche a loro questa differenza, corre l'obbligo di informare la cittadinanza che la delibera tanto platealmente ed artatamente sbandierata è stata emessa dalla Sezione Regionale di controllo che non ha portato a nessuna condanna degli amministratori! L'unica nostra colpa è quella di aver pagato, con fondi di bilancio, quasi 2.000.000,00 euro di debiti pregressi e non imputabili all'attuale amministrazione.
La verità è che l'ex Consigliere Provinciale Rosato è stato condannato dalla Corte dei Conti (sentenza n592/2012/A del 28.09.2012) al pagamento di sanzioni pecuniarie per danno erariale al Comune di Salice. Crediamo che i cittadini di Salice, dopo averlo bocciato per ben due volte consecutive, si guarderanno bene dallo scegliere come futuro sindaco del paese un candidato che è stato rimosso anche dalla Provincia per incapacità amministrativa".
Si continua con le interviste ai volti noti della politica salicese. Questa volta a darci notizie riguardo quello che sta accadendo a Salice è Emanuele Fina, ex segretario del Partito Democratico. Su nostra richiesta si è reso disponibile per un'analisi tecnico politica e per dei chiarimenti in merito a situazioni che hanno coinvolto il nostro paese.
Da quello che è possibile sapere, lei non scenderà nelle prossime amministrative, per quale motivo? Si potrebbe riconoscere in uno dei tre progetti presenti attualmente?
Per il momento non ho accettato le richieste di candidatura che mi sono pervenute per ragioni attinenti tanto la sfera personale quanto quella politica. Per ciò che concerne quest’ultima, pur non riconoscendomi nell’esperienza amministrativa che sta chiudendosi, insieme ad altri amici e compagni, abbiamo provato a dare il nostro contributo affinchè il centrosinistra ritrovasse le ragioni dell’unità e il PD si facesse promotore e perno di un’alleanza ampia che andasse oltre il perimetro ristretto della maggioranza uscente. Purtroppo, come a livello nazionale, anche a Salice è prevalsa una certa presunzione di autosufficienza che ci consegna un PD piuttosto isolato e debole oltre che un centrosinistra diviso in due e con esponenti candidati anche nella lista “Uniti per Salice”. In questa situazione abbiamo ritenuto che, per il momento, non ci sono le condizioni per esprimere una candidatura del nostro gruppo in una delle tre liste ma questo non significa defilarsi né tanto meno disinteressarsi del confronto politico se questo riguarda Salice e i suoi problemi. Del resto per fare politica non bisogna necessariamente essere candidati e come diceva Eleanor Roosevelt “grandi menti parlano di idee,menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone”.
Cosa sta accadendo nel PD a livello nazionale ma in particolar modo in quello di Salice? Perchè a tuo parere le primarie si sarebbero dovute fare? Avrebbero comportato dei miglioramenti nell'area di centro-sinistra?
A livello nazionale credo che sia in atto una trasformazione del partito che rinnega le ragioni fondative del PD. La segreteria di Matteo Renzi ha impresso una torsione leaderistica esasperata e ha trasformato quello che doveva essere un Partito in grado di rappresentare le migliori culture del riformismo italiano, quella socialista e quella cattolico-democratica, nel Partito di Renzi dove la cultura della sinistra italiana e, più in generale, i punti di vista differenti come fardelli di cui liberarsi al punto di riuscirci con la scissione che Renzi ha provocato. In questo senso, la cultura del “giovanilismo” e della “rottamazione” sono la massima espressione sebbene quest’ultima sia stata portata avanti solo verso alcuni esponenti giacchè tutta la vecchia classe dirigente di DS e Margherita è poi salita sul carro renziano. Ciò che resta è un partito senza un profilo politico e culturale chiaro, destrutturato, composto da un insieme di correnti preoccupate di garantirsi qualche posto in lista e pezzi di potere. Per il resto, la bocciatura del referendum costituzionale dal 60% degli italiani, il jobs act sottoposto a referendum dalla CGIL, la buona scuola bocciata dall’interno mondo scolastico, la riforma delle banche popolari bloccata dal Consiglio di Stato, la riforma Madia bocciata dalla Consulta, il livello di crescita economica più basso in Europa costituiscono un bottino piuttosto magro di tre anni di renzismo.
Anche Salice non fa eccezione, il circolo del PD è stato per 5 anni appiattito sulle posizioni dell’Amministrazione, sul piano amministrativo e su quello politico, dal momento che la stessa ha rappresentato un ostacolo all’allargamento della coalizione, verso Primavera Salicese prima e verso le altre forze politiche in questi ultimi giorni. Quanto affermo trova conferme nelle parole dell’amico Alessandro Ruggeri quando dichiara che noi volevamo aprire le Primarie ai rappresentanti dell’opposizione mentre loro preferivano circoscriverle a chi si riconosceva nell’attuale Amministrazione. In realtà le Primarie sono un momento di partecipazione democratica dell’intero centrosinistra e pertanto noi sostenevamo che fosse giusto aprirle a chiunque si riconoscesse in questo perché, come è accaduto a Leverano, avrebbero potuto essere uno strumento di ricomposizione di un’area oggi divisa in più parti. Tra l’altro, il sig. Ianne ha fatto parte di questa maggioranza fino a due anni fa e per altri 5 di quella De Mitri dunque trovo stravaganti le giustificazioni addotte. Sorprende che il PD, il cui Statuto all’Art. 18.1 sancisce che “I candidati alla carica di Sindaco, Presidente di Provincia e Presidente di Regione vengono scelti attraverso il ricorso alle primarie di coalizione.”, abbia accettato i diktat della maggioranza facendosi artefice principale della frattura all’interno del centrosinistra quando dovrebbe essere soggetto aggregante.
Dopo 5 anni di amministrazione di questa maggioranza cosa si sente di dire in proposito, visto che fanno parte della sua stessa area di interessi? Cosa hanno creato di produttivo per il paese?
Il bilancio mi sembra piuttosto deludente ed ho l’impressione che ne siano consapevoli, come testimoniano il Sindaco che decide di non ricandidarsi all’ultimo momento e i tentativi maldestri di rinnovamento finalizzati a dare l’impressione di una discontinuità con l’Amministrazione uscente del cui operato dovranno pur rispondere. Il Forum Giovani è stato chiuso così come il Consiglio Comunale dei Ragazzi, Vernice Fresca e PiediBus altrettanto, il Parco Giochi versa in stato di abbandono così come il campo sportivo, il verde pubblico e il centro storico, i Servizi sociali sono stati gestiti “d’ufficio” senza alcuna impronta politica, nessun investimento in formazione e/o intervento di riorganizzazione del Personale comunale che anzi è stato spesso ingiustamente additato come causa dei problemi, la capacità di intercettare finanziamenti assai ridotta e potrei continuare.
Tuttavia, ritengo che il fallimento più grosso risieda nel non aver saputo immaginare un ruolo per Salice nelle dinamiche di sviluppo locale nonostante le opportunità offerte dal Gal Terre d’Arneo aumentando il divario con i Comuni limitrofi con i quali non abbiamo saputo costruire sinergie e collaborazioni. Guagnano può vantare il Premio Terre del Negroamaro, Novoli la Focara, Campi la Città del Libro, Trepuzzi la rassegna Bande a Sud, Leverano la Festa del Vino novello eventi che attraggono migliaia di presenze. Noi, invece, abbiamo persino “appaltato” il Festival del Jazz sul quale il Comune avrebbe dovuto investire per farlo crescere ed innovarlo e farne un evento rappresentativo di due punti di forza del nostro paese, vale a dire il vino e la musica.
In sostanza, credo che una politica che vuole fare la differenza deve essere in grado di andare oltre l’ordinaria amministrazione. Va bene il rifacimento delle strade, seppur con un mutuo di 500.000€, ma a poco serve se non un solo turista o forestiero le calpesteranno.
Durante l'amministrazione De Mitri, lei era segretario del Partito Democratico di Salice e nel 2011 avete contratto un prestito della cifra di 750.000 euro per la riqualificazione di alcune aree del paese. Qual era la vostra idea? La riqualificazione di queste aree è da attribuire all'amministrazione De Mitri o all'attuale amministrazione, di cui si sta prendendo i meriti?
Nel 2008, per alcuni giorni, Salice fu un set cinematografico, si girarono alcune scene del film “Le Ali” ambientato a Mogadiscio, capitale della Somalia. Le riprese avvennero nel cuore del nostro centro storico, nella c.d. “zona Trisolino”.
Oggi, grazie al progetto della passata Amministrazione, quella zona è stata riqualificata e restituita alla collettività. Penso si sia trattato di uno degli interventi migliori di quell’esperienza amministrativa insieme alla riqualificazione del Convento e del giardino annesso, grazie ai finanziamenti ottenuti con il progetto “Ricomincio da tre” fondi FESR 2007/2013 e ad un impiego intelligente delle risorse derivanti dalla realizzazione di alcuni impianti fotovoltaici. L’idea era quella di riqualificare il centro storico lungo una linea immaginaria che congiungesse Piazza Plebiscito, zona Trisolino, Convento e Centro polifunzionale.
E’ facile, quindi, capire di chi sia “la paternità” di questi progetti come del resto dimostrano le delibere. L’attuale Amministrazione ha ultimato i lavori ma ritengo che avrebbe potuto fare di più per “mettere in moto” queste opere e trasformarle in spazi vivi di aggregazione e sviluppo.
Cosa ci potrebbe dire in merito alle tre liste, da quanto saputo e fino a prova contraria, che scenderanno per Salice?
Non spetta a me dare giudizi e, in ogni caso, è bene aspettare che siano ufficializzate. Ritengo che ai cittadini, più che il gossip sulle candidature, interessi il confronto sui problemi che riguardano la nostra collettività.
Per quanto riguarda la mia area politica, il centrosinistra, mi ha molto colpito l’affermazione “largo ai giovani” utilizzata tanto dal Sindaco uscente quanto dal candidato sindaco perché delineano un’impostazione politico-culturale che non condivido. Diffido, infatti, da chi, come Tondo, si accorge dei giovani a tre mesi dalle elezioni e li lancia nella mischia con tanta spregiudicatezza poiché l’impegno politico è una cosa seria, richiede un investimento paziente nel tempo, tanto dal punto di vista della formazione politica quanto da quello della costruzione del consenso. Diversamente si scade in quel “giovanilismo” di stampo renziano che non ha prodotto nulla di buono a causa della fragilità politica e culturale di alcune nuove leve. Del resto, è stato lo stesso Ruggeri ad ammettere che solo al termine del suo mandato “ha iniziato a capire come funziona la macchina amministrativa”. Ad Alessandro che afferma “tutti i vecchi politici hanno dato il loro contributo alla comunità, è giunto il momento che si mettano da parte”, con l’occasione, vorrei ricordare sommessamente le parole di Antonio Gramsci quando afferma che “una generazione vitale e forte, che si propone di lavorare e di affermarsi, tende invece a sopravalutare la generazione precedente perché la propria energia le dà la sicurezza che andrà anche più oltre” e dunque sente l’esigenza di confrontarsi e non di archiviarla. L’esperienza e la saggezza, del resto, non si acquistano ma si tramandano.
Cosa pensi del modus operandi della politica Salicese, è più una politica del fare o basate sui numeri?
Penso che sia ingeneroso affermare che tutti coloro i quali ci hanno preceduto nel corso dei decenni si siano preoccupati solo dei numeri e non anche di fare; significherebbe condividere quella descrizione di comodo, secondo la quale a Salice non c’è nulla che funzioni, tutto vada male, tutto è rifare.
Io penso, invece, che Salice abbia delle potenzialità enormi che devono essere tirate fuori con il contributo di tutti ed anche un pizzico di orgoglio. E’ indubbio che la politica sia anche consenso il punto è come lo si ottiene: lo si può racimolare guardando la parentela di un candidato, non vedendo altre logiche al di là di quella clientelare oppure costruendo un progetto politico robusto, in grado di appassionare e coinvolgere la gente, facendo sentire ciascuno responsabile del paese in cui vive, dunque cittadino e non solo elettore perché, canterebbe De Gregori, “la storia siamo noi, nessuno si senta escluso”.
L’incontro “Candidiamo l’Italia-riforme elettorali e costituzionali dopo l’esito del referendum” si è svolto ieri 9 Marzo 2017 a Lecce all’Open space di piazza sant’Oronzo. All’incontro hanno partecipato in qualità di relatori,Felice Besostri, coordinatore nazionale avvocati anti-Italikum,Antonello Denuzzo, costituzionalista dell’università del Salento,Damiano Potì, del Centro studi parlamentare e moderatore del suddetto, Marco Ligori, responsabile dei ricorsi sull’Italikum per la Puglia.
L’incontro ha preso il via da un attento lavoro svolto da una squadra di avvocati che presso i tribunali di Bari e Lecce hanno sollevato 14 motivi di incostituzionalità presenti nell’Italicum, legge elettorale nazionale.
Il moderatore ha spiegato che alcuni dei rilievi costituzionali sono stati ritenuti non manifestatamente infondati e rilevanti ai fine della decisione,condizioni necessarie per ricorrere. Tali mancanze, sono state discusse nella pubblica udienza del 24 gennaio dalla Corte Costituzionale i quali giudici, hanno bocciato il ballottaggio, salvando, invece il premio di maggioranza al partito che supera il 40% dei voti. Mentre la corte ha modificato la norma sulle cosiddette “pluri-candidature dei capilista”, la quale consentiva a quest’ultimi di presentarsi in una pluralità di collegi e di scegliere poi su base volontaria dove far valere la loro elezione. Tale modifica apportata dalla Corte, conferma le pluri-candidature mentre per quanto riguarda la scelta questa deve avvenire necessariamente tramite sorteggio. Con tale sentenza si consegna di fatto, al nostro Paese un sistema elettorale di tipo proporzionale.
La squadra di avvocati, spiega l’avvocato Marco Ligori, ha ritenuto di rinunciare a 12 dei 14 punti contenuti nel ricorsi concentrando l’attenzione dei magistrati sul primo e sull’ultimo motivo del ricorso: cioè sull’aver posto la questione di fiducia nell’approvazione della legge elettorale da parte del Parlamento in violazione dell’art. 72 c. 1 e 4 Cost. e del Regolamento parlamentare della Camera per leggi in materia elettorale e costituzionale (motivo 1) e con riferimento alle soglie di accesso al Senato perché costituzionalmente illegittime (motivo 2). Infatti, al Senato le soglie di accesso sono il doppio ( 8%) rispetto alla Camera per le liste singole e 20% per le coalizioni. Questo porta ad avere delle differenze sostanziali tra Camera e Senato con la conseguenza che il voto non è uguale e i candidati con lo stesso numero di voti hanno meno possibilità al Senato che alla Camera. A causa delle soglie di accesso più elevate i partiti o i gruppi politici organizzati non possono presentarsi con le stesse liste alla Camera ed al Senato; il voto non è libero e i partiti politici non possono concorrere a determinare la politica nazionale, in violazione dell’art. 49 e dell’art. 51 Costituzione
Infine da quanto emerge dalla sentenza avremmo due sistemi elettorali di votazione nella Camera e nel Senato diversi; nella camera avremmo un maggioritario con premio di maggioranza,mentre nel senato avremmo un proporzionale puro. Inoltre al Senato sono ammesse le coalizioni mentre alla Camera no.
L’intento è quello di demolire l’Italicum e approvare una nuova legge elettorale con cui votare in tempi si spera brevi.
La Corte dei Conti ha bocciato i bilanci consuntivi presentati per gli anni 2011, 2012 e 2013 dal Comune di Salice Salentino.
“Tante le irregolarità riscontrate e reiterate nel tempo da ricondurre a una incapacità di porre in essere una corretta politica di programmazione e gestione finanziaria”, questo è quanto ha espresso dalla CORTE dei CONTI con la Deliberazione nr 16 del 24 Gennaio 2017, disponendo dunque l’inattendibilità dei Bilanci Consuntivi degli anni 2011-2012-2013, avendo riscontrato forti criticità nella gestione finanziaria dell’Amministrazione Comunale.
A tutto questo si unisce la procedura di riconoscimento dei debiti fuori bilancio e la tempistica dei pagamenti che non è stata gestita in modo rituale e nel rispetto dei termini e delle modalità previsti dalla legge.
“Appare, inoltre, particolarmente grave il trascorrere di ben sei anni dall’adozione del provvedimento di riconoscimento del debito, senza che il comune abbia ancora estinto la suddetta debitoria in considerazione che la suddetta operazione di rifinanziamento dei debiti avrebbe dovuto, contestualmente, essere accompagnata dall’assunzione dei relativi impegni di spesa, e non invece, come ha fatto il Comune di Salice Salentino, determinare il mero frazionamento degli impegni di spesa ed il rinvio della copertura finanziaria e del pagamento, anno dopo anno (dal 2011 al 2017), di debiti riconosciuti, ancorché, evidentemente privi di adeguati e sufficienti finanziamenti.”
Il Comune ha 60 giorni di tempo per produrre i provvedimenti atti a rimuovere le irregolarità e a ripristinare gli equilibri di bilancio.
“L’attuale situazione certifica la totale inaffidabilità di una maggioranza e di un assessore al ramo che hanno rappresentato in questi anni il nulla." ci dice il Consigliere Leuzzi "Penso che una tale situazione potrebbe aver indotto il revisore dei conti a rassegnare le dimissioni.
Quelli che pensano di poter impartire lezioni di correttezza amministrativa agli altri hanno proceduto, secondo la Corte dei Conti, in maniera irrituale non rispettando i termini e le modalità previste dalla legge".
In accordo con Leuzzi è Rosato, facenti parte entrambi della stessa coalizione "Uniti per Salice" e di cui il consigliere proviniciale è candidato sindaco "Emerge ancora con forza l'incapacità di un'amministrazione che in questi 5 anni ha prodotto solo ingenti danni alla comunità salicese, un Sindaco non può manipolare la realtà mentire ai suoi cittadini, violando i principi fondamentali della Pubblica Amministrazione.
Il fallimento amministrativo è sotto gli occhi di tutti, se hanno un po' di dignità dovrebbero chiedere scusa ai cittadini salicesi, altro che “ Salice nel cuore”Sarebbe questa l'alternativa? Sarebbe questo il nuovo che avanza? Sarebbero queste le prove generali di una nuova classe che si candida a governare il nostro Paese?sono certo che dalle urne i cittadini sapranno liberarsi in modo definitivo di questi “buoni a niente e capaci di tutto”
Tante le domande e le perplessità in vista di una imminente campagna elettorale che vedrà in campo esponenti di questa attuale amministrazione le cui responsabilità sono evidenziate dai fatti.
Testata Giornalistica "Salic'è l'Espressino Quotidiano" iscritta al n° 8 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce del 4 luglio 2017.