Testata Giornalistica "Salic'è l'Espressino Quotidiano" iscritta al n° 8 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce del 4 luglio 2017.
SALICE SALENTINO - Nel pomeriggio di oggi, con 8 voti favorevoli, 3 contrari e 2 assenti, il consiglio comunale ha approvato e modificato lo Statuto Comunale. Questa modifica permetterà di abbassare il quorum in occasione di delibere importanti (come ad esempio l'approvazione del bilancio), armonizzando così le regole del regolamento comunale con lo statuto.
Maggiornaza ferma sulla decisione presa al punto di perdere due consiglieri, Manno e Cuppone, che al momento del voto hanno lasciato l'aula mentre ha trovato favorevole al cambiamento il consigliere di opposizione Ianne che a inizio legislatura si è dichiarato indipendente uscendo di fatto dalla linea di Salice nel Cuore capeggiata dal consigliere Ruggeri che insieme ai consiglieri Grasso e Marinaci hanno votato contro tale modifica.
Un mese di tempo, tanto è durato l'iter che ha portato a conclusione questa vicenda e che ha dato alla maggioranza una autonomia importante in situazioni di particolare rilevanza.
Approvato anche il punto quattro dell'ordine del giorno nel quale si chiedeva lo stanziamento di 6000 euro per l'adeguamento alla sicurezza sul lavoro passato con i soli voti favorevoli della maggiornaza mentre l'opposizione e i consiglieri Manno e Cuppone si sono astenuti.
Salice Salentino: Consiglio Comunale del 11 dicembre 2017
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SALICE SALENTINO - Il Partito Democratico di Salice Salentino, questa sera ha tenuto il primo di una serie di incontri tematici su temi di attualità generale. Enzo Marinaci, assieme allo staff del PD salicese, ha invitato Salvatore Capone (Deputato del Partito Democratico nella commissione Affari Sociali) e Salvatore Arnesano (CGIL) per parlare del reddito di inclusione sociale R.E.I., misura di contrasto alla povertà a carattere universale. Sono intervenuti anche il segretario del PD salicese Enzo Marinaci e il capogruppo di Salice nel Cuore Alessandro Ruggeri. Marinaci nella premessa definisce l'amministrazione "latitante" su questo tipo di problematicità. Inoltre, il segretario, informa che prossimamente sarà organizzato un altro incontro sulla misura 18app. Mentre Alessandro Ruggeri, sottolinea come questa misura (REI, ndr) sia "rivoluzionaria" e ci tiene a precisare che nonostante la sconfitta il loro gruppo politico sarà sempre presente. Inoltre, secondo il capogruppo, dovrebbe essere l'amministrazione comunale a organizzare questo tipo di incontri. Sotto la moderazione dal giornalista Gianfranco Lorea si è parlato di quanto sia importante la comunicazione sulle modalità di fruizione di questa misura. Salvatore Arnesano, responsabile dipartimento politiche attive del lavoro della CGIL, ha spiegato nel dettaglio quali sono i requisiti per accedere alla nuova misura governativa. Nel dettaglio spiega che REI è una richiesta gratuita e che non si può chiedere in contemporanea al RED (l'analoga misura della Regione Puglia). Arnesano tra l'altro spiega quanto la CGIL sia stanca di vedere i giovani lasciare la propria terra e non tornare più e quanto sia importante un lavoro di squadra, indicando le altre misure già attuabili e che non vanno tralasciate per il contrasto alla povertà e lo sviluppo economico. Salvatore Capone afferma come questa legge sia un fatto di buona politica e qualcosa di eccezionale e la definisce: "Una legge storica e epocale". Un percorso cominciato nel 2016 e concluso con la legge 33/2017 che coinvolgerà l'intera nazione per un importo che supera i due miliardi di euro l'anno. Rivendica quanto il governo abbia fatto, oltre a questa misura, per il contrasto alla povertà e ci tiene a sottolineare come sia una misura strutturale che si protrarrà nel tempo.
La controra sono le ore più calde del giorno, le prime ore del pomeriggio subito dopo pranzo, più o meno tra l'una e le cinque, quando l'assalto del sole trasforma ogni uscita in una sfida alla propria salute e a tutti. Sbrigate le ultime faccende indispensabili, non resta che nascondersi in casa con le imposte abbassate, a cercare con metodo, nella penombra, gli angoli più freschi e ventilati.
È l'ora del silenzio, in cui ogni rumore echeggia amplificato, come in una scatola vuota, e la mente è più propensa ai sogni umidi, alle fantasticherie e nelle giornate più favorevoli, alle visioni.
La controra è l'ora contro, anticapitalista, l'ora in cui non si sgobba, non si produce, non si è utili a nessuno tranne che a se stessi. Il corpo man mano si rilassa e alla fine, senza molta resistenza, scivola tra le braccia di Morfeo.
Alla fine, appena la calura tende a regredire, ecco comparire le comari sedute sull’uscio di casa a godere della leggera sensazione di frescura ed anche a spettegolare. I mariti invece tornano ai lavori lasciati in sospeso al mattino.
Era il mondo della cultura contadina, delle cose fatte piano, delle adunate in piazza a parlare dell’imminente vendemmia e della voglia negata di un pizzico di svago, opera concessa ai benestanti.
Quel mondo non esiste più, è andato via e con esso il senso delle realtà oggettiva, di quando si viveva non solo per se stessi e la vita era sacrificio per l’avvenire.
Oggi, la controra osserva sempre gli stessi orari ma è ormai diventata, oltre che difesa dalle insidie del caldo, anche un dogma, trasferendo la sua accezione in qualcosa che ha molto a che fare con il mutare del pensiero. Non osserva le leggi antiche della natura ma più quelle delle sensazioni senza anima, di corpi che si muovono come formiche impazzite, di esseri che volteggiano su se stessi per procurarsi piccoli piaceri. Ognuno di essi, ritiratosi in disparte è come straniero a tutti gli altri, il resto è lì accanto a lui ma non lo vede, vive per sé solo e in sé.
Quanto scritto sopra, naturalmente non è farina del mio sacco. Mi sono rifatto al pensiero dello scrittore VENEZIANI.
Ci sono rappresentanti del Popolo che ultimamente, sembra abbiano smarrito la realtà oggettiva di quando non si viveva solo per se stessi e la vita era sacrificio per l’avvenire. Sembra abbiano sposato il dogma che è nella mutazione del pensiero, passando dalla promessa di proiettare Salice nel mondo moderno, alla rappresentanza come lasciapassare per l’edificazione di se stessi.
Questi rappresentanti, così premurosi verso le garanzie di libertà, hanno cambiato idea, giacché in questi sei mesi hanno passato il tempo a mettere in difficoltà il governo del paese. Invece di contribuire a realizzare una macchina amministrativa fluida, solida ed efficiente per meglio riparare i disastri di chi ci ha preceduto, hanno pensato di essere effettivi del genio guastatori per minare dall’interno la costruzione di un patria migliore.
Mi dispiace cari elettori, lo Statuto Comunale non è la questione.Diversamente non sarebbero soli, in considerazione che sulle cose da fare molti altri gli sarebbero solidali.
Bene ha fatto il Sindaco ROSATO, ad opporsi a questa controra del pensiero a cui tutti siamo chiamati a ribellarci.
Discorso a parte meritano gli amici dell’opposizione che hanno diritto di dire le bugie, perché l’eredità che hanno lasciato è riferita ad un paese dove non c’era ne capo ne coda.
Dino Capoccia
SALICE SALENTINO – Il progetto per la Community Libray passa allo step successivo. Ad annunciarlo è stato il sindaco Tonino Rosato, sulla sua bacheca Facebook. “Manca ancora l’ultimo miglio da fare ma la notizia è già un fatto positivo per il nostro Comune!” – dice Rosato. Infatti, come si legge nel comunicato, il progetto è stato presentato ieri alla commissione di valutazione regionale che ha dato il via libera per la fase successiva. Rosato sottolinea che non sarà facile ottenere il finanziamento ma spiega di sentirsi ottimista sulla riuscita del progetto.
Nel lungo post ha ringraziato tutti quelli che hanno preso parte al progetto, compresi i salicesi che il 28 settembre hanno partecipato al workshop presso il convento. Tra i promotori e realizzatori ci sono l’assessore Leuzzi, l’architetto Alessandra Napoletano, il consulente per il piano di gestione dott. Roberto Serra e i progettisti (l’architetto Raffaele Guido e l’ingegnere Francesco Vitale).
Il sindaco rivendica il risultato incassato, sottolineando come: “Salice ha smesso di piangersi addosso, di nascondere il disinteresse di alcuni dietro la scusa del “non ci sono soldi” e ha deciso di mettersi in moto per cercare altrove le risorse! E’ così che opera un’Amministrazione capace, volenterosa e attenta. E lo facciamo con un lavoro di squadra che non si vedeva da tempo, con impegno e umiltà.”. Inoltre, annuncia notizie importati da quel di Roma.
Non manca la stoccata alle opposizioni con il riferimento, tra le righe, a quella guidata da Alessandro Ruggeri. Infatti, nel comunicato ringrazia il consigliere Silvia Grasso per la partecipazione ma si chiede come mai “i due moschettieri” non abbiano partecipato al workshop. La risposta la delega a Fabrizio De André, citando una famosissima canzone: “non possono più dare cattivo esempio”.
È necessario intervenire nuovamente nella polemica che agita la maggioranza sul nostro mancato apporto alle modifiche dello Statuto.
Forti della considerazione che la democrazia rimane confronto, partecipazione e condivisione, non accetteremo mai di essere responsabili di modifiche che limitano e marginalizzano l'apporto di coloro che sono stati chiamati dal popolo ad essere parte integrante di una maggioranza. Chi si vuole confrontare risponda nel merito delle modifiche e non denigrando le posizioni di disaccordo trincerandosi dietro alibi fondati su pseudo-ricatti.
Noi siamo e rimarremo fedeli al responso elettorale e ci comporteremo di conseguenza e saremo noi a non sottostare a ricatti e atti di irresponsabilità, la maggioranza chiamata a governare è stata decisa dal popolo, escludere una parte di essa significa che con arroganza e spavalderia si pensa di poter soffocare tutte le opinioni "non allineate" con il volere del capo, che, peraltro, è tale perché sostenuto da tutta, e sottolineo da tutta, la maggioranza.
Si parla di inesperienza come se occorresse molta esperienza per capire, evidentemente qualcuno non lo capisce, che in democrazia l'apporto di tutte le sensibilità è un valore irrinunciabile, nessuno può decidere di escluderne una parte, neanche numericamente come nello specifico, così facendo spingiamo gli elettori a specifico, così facendo spingiamo gli elettori a non partecipare alla vita democratica di un paese creando quel fenomeno della disaffezione oramai in forte aumento. Saremo con la maggioranza ogni qualvolta opererà con atti concreti a favore dei cittadini, saremo contro nell' ipotesi contraria.
E poi perché si ha paura della massima condivisione e del massimo apporto alle linee strategiche di sviluppo della nostra comunità. Rispondano nel merito senza disperdersi in risposte senza contenuti e di carattere esclusivamente offensivo. Noi saremo sempre fedeli al nostro programma elettorale che ci ha consentito di avere la maggioranza e non prevedeva riduzione della maggioranza necessaria per l’approvazione dello strumento più importante di programmazione.
Rimarremo a fianco dei cittadini ,come sempre, piaccia o non piaccia.
Il Consigliere Comunale Gianpiero MANNO
Continua la polemica intorno alla modifica dell'articolo 29 dello Statuto Comunale proposta non trattabile dall'Amministrazione Comunale in sede di Consiglio e non appoggiata dai Consiglieri di maggiornanza Manno e Cuppone.
Una rimodulazione del documento "ad personam" che ridurrebbe a sei più il Sindaco il numero dei Consiglieri per l’approvazione del bilancio di previsione, degli equilibri e del conto consuntivo.
"Allo stato attuale quindi, il Sindaco, non avendo più il numero legale di consiglieri per l’approvazione delle delibere, stante la rottura dei Consiglieri Giampiero Manno e Sonia Cuppone, avrebbe pensato di ridurne il numero, modificando lo Statuto a suo piacimento" dicono i consiglieri di "Salice nel cuore"
"Il Primo Cittadino ha totalmente ignorato la proposta avanzata dai due consiglieri uscenti che avevano conseguito un consenso di circa 1100 voti, consistente nell’eliminazione delle modifiche dell’articolo stesso. Questo significa non ascoltare la voce dei 1100 elettori che su di essi hanno riposto la loro fiducia, dimostrando così un atteggiamento fortemente ANTIDEMOCRATICO. Ai due Consiglieri, infatti, non solo è stato negato l’Assessorato, ma li si vuole addirittura tenere fuori da alcuni importanti processi decisionali. Non da ultima, la revoca a Cuppone della delega all’ambito.
Sembra quindi inutile cercare di mascherare la reale motivazione che ha indotto alla modifica dello Statuto definendo quello attuale come ‘antiquato’ . A cinque mesi dalle elezioni non c’era alcuna urgenza di modificare tale documento, se non quella di tenere insieme una Maggioranza ormai fortemente disgregata.
Inutile anche il lavoro di chi, pur non avendo alcun titolo per farlo, cerca di ingannare la cittadinanza con giustificazioni infondate nei confronti della Maggioranza, arrampicandosi sugli specchi per difendere l’indifendibile, approfittando di varie situazioni politiche al solo scopo di avere un nostalgico momento di visibilità. Cosa non si farebbe per uscire dall’ombra che da diversi anni avvolge improvvisati politologi...
Di realmente urgente e di difficile soluzione restano invece i problemi del paese che affliggono i cittadini come la disastrosa gestione della raccolta differenziata, l’abbandono del verde pubblico, il Parco Zona PIP inserito nel nuovo bando e mai ripulito, la chiusura del Centro Polifunzionale, la chiusura della Biblioteca Comunale, gli sfratti alle associazioni che più avevano contribuito al fermento culturale del paese, il mancato concorso per Caposettore Finanziario, il progetto per 200.000,00 euro per il rifacimento di ulteriori strade ancora latente, il mancato rimborso della spazzatura per ritardata partenza della differenziata, il partenariato saltato con Veglie e che ha lasciato quest’ultimo paese senza un progetto che inizialmente era stato condiviso con Salice, l’inerzia che ha portato alla chiusura delle Casina Ripa, luogo di aggregazione per giovani. Inoltre, da un po’ di mesi, Salice ha perso quel fermento culturale che aveva faticosamente conquistato negli ultimi anni con il lavoro di associazioni, parrocchie e scuole, essendosi distinto per le numerosissime manifestazioni culturali e sociali.
Attoniti inoltre davanti alla condotta del sedicente Consigliere Indipendente, Gaetano Ianne, che dimenticando di essersi candidato fra le fila dell’Opposizione, dimostra un totale appoggio alla Maggioranza tradendo i suoi stessi elettori e votando a favore della modifica dello Statuto. Una inutile stampella che non giova a nessuno: questo lo hanno capito i due consiglieri uscenti, ma non l’ha capita Ianne!
L’opposizione, lo ribadiamo, ha espresso il suo totale disaccordo nei confronti della proposta uscendo dall’aula al momento della votazione. Adesso aspettiamo i successivi due consigli, consci che ci saranno delle interessanti sorprese che possono portare allo sfascio totale di questo percorso amministrativo di centro destra.
Commoventi, inoltre, le dolci sinfonie composte da chi è solito suonare lo strumento dell’adulazione, cercando di attirare a sé le simpatie del potere di turno. Siamo comunque felici per quelle navi in balia delle correnti che finalmente sembra abbiano trovato un porto in cui attraccare.
A cinque mesi dalle elezioni emerge l’inconsistenza e l’instabilità di questa amministrazione di Centro-Destra, destinata inesorabilmente ad implodere nel breve periodo.
Questo è il risultato di una Coalizione composta da anime differenti, unita in campagna elettorale con il solo scopo di vincere, ma incapace di rimanere coesa per governare e piena di contraddizioni interne.
E siamo solo all’inizio."
COMUNICATO STAMPA
I Gruppi politici, le Associazioni, i candidati non eletti e le persone fisiche che hanno dato il loro supporto elettorale e programmatico nelle scorse elezioni amministrative alla Lista Uniti per Salice – Rosato Sindaco e che ora si rivedono nella collegata Maggioranza amministrativa del Comune di Salice, alla luce degli ultimi fatti amministrativi e consiliari accaduti, dissentono e censurano con forza il comportamento amministrativo e consiliare assunto dai Consiglieri di maggioranza Sonia Cuppone e Giampiero Manno in quanto ritenuto illogico, infondato e temporalmente incoerente.
Contemporaneamente, i sottoscrittori del presente documento rinnovano la loro fiducia politica ed amministrativa alla attuale Maggioranza consiliare, al Sindaco Tonino Rosato ed alla Giunta comunale e ad essi si rimettono per l’adozione di ogni provvedimento amministrativo ritenuto utile a far proseguire il cammino della Maggioranza nella direzione indicata durante la campagna elettorale e dalle linee programmatiche di governo , auspicando sempre sinergia di intenti e migliori risultati.
Salice 28 novembre 2017.
Working Progress
Primavera Salicese
Impegno e Cambiamento
UDC
Puglia Popolare
Cari concittadini, come esponente politico locale che ha dato il suo apporto alla Lista della attuale Maggioranza Amministrativa di Salice, non posso non fare alcune considerazioni politiche per quanto accaduto oggi in Consiglio Comunale. Da mesi, oramai, appaiono sui giornali svariati articoli di dichiarazioni rilasciate dai Consiglieri di Maggioranza Sonia Cuppone e Giampiero Manno in aperta dissonanza con la Maggioranza guidata dal Sindaco Tonino Rosato anche a causa della modifica dell’art. 29 dello Statuto Comunale.
A chi fa politica da tempo ed è abituato a leggere tra le righe, non può non apparire, quanto meno insolito che, a soli cinque mesi dall’insediamento, possano esistere già motivi di scontro all’interno della stessa Maggioranza Amministrativa. Infatti: tralasciando le condizioni finanziarie in cui versa il Comune a causa della ex Amm.ne, la attuale Amm.ne lavora senza avere fondi e con un bilancio già consumato dagli Amministratori oggi di minoranza ma di ex Maggioranza ancora prima delle votazioni.
Gli Assessori ed il Sindaco fanno salti mortali per garantire i servizi essenziali e solo dal prossimo bilancio di previsione potranno essere chiari gli obiettivi della attuale Amm.ne. Intanto in soli cinque mesi vari progetti sono stati messi in cantiere per essere ammessi e finanziati. In questo clima di difficoltà, i Consiglieri Cuppone e Manno oggi hanno ribadito in Consiglio Comunale con forza la contrarietà alla approvazione del nuovo Statuto, passaggio obbligato e di legge per portare lo Statuto Comunale nel presente poichè fermo a circa vent’anni fa e poi hanno abbandonato l’aula comportandosi da minoranza e non da maggioranza. Ogni valutazione da parte del Sindaco e della Maggioranza è legittima.
Da cosa sono spinti i due citati Consiglieri? Perché, dopo appena cinque mesi dall’insediamento, sono già contro la loro stessa Maggioranza? Il Sindaco Rosato, sempre nel Consiglio Comunale di oggi, spiegava tale posizione dei due Consiglieri con la necessità di visibilità, forse in Giunta, ma non voglio pensare che sia solo per questo. La vittoria elettorale, così larga ed importante, ha certamente innescato bisogno di visibilità in capo a chi è stato tanto suffragato ma occorre anche comprendere che l’accoppiata elettorale uomo – donna ha creato una distorsione elettorale in quanto, ognuno dei candidati andato in accoppiata, ha, quanto meno, quasi il doppio dei propri voti naturali. Le vere motivazioni della rottura le vedremo solo più avanti.
SALICE SALENTINO - Abbiamo chiesto ai consiglieri Marco Ligori (capogruppo di maggioranza) e Alessandro Ruggeri (capogruppo di opposizione) la loro opinione sulle modifiche allo Statuto Comunale proposte dall’amministrazione Rosato. Il punto della discordia è la modifica dell’articolo 29 dello Statuto. Di seguito le due versioni, con il testo attuale a sinistra e quello proposto a destra.
Testo attuale |
Testo proposto |
Articolo 29 Numero legale per la validità delle sedute 1. Il Consiglio Comunale si riunisce validamente con la presenza di un terzo dei consiglieri assegnati (sei), Sindaco escluso, sia in prima che in seconda convocazione, salvo che sia richiesta una maggioranza speciale. Per l’approvazione del bilancio di previsione, degli equilibri di bilancio e del conto consuntivo è richiesta la presenza della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, sia in prima che in seconda convocazione, Sindaco escluso. 2. Il Consiglio non può deliberare, in seduta di seconda convocazione, su proposte non comprese nell’ordine del giorno della seduta di prima convocazione, ove non ne sia stato dato avviso nei modi e termini stabiliti dall’articolo precedente. 3. Non concorrono a determinare la validità dell’adunanza: a) i consiglieri tenuti [ad] obbligatoriamente ad astenersi; b) coloro che escono dalla sala prima della votazione; c) gli assessori scelti fra i cittadini non facenti parte del Consiglio. Questi intervengono alle adunanze del Consiglio, partecipano alla discussione, ma non hanno diritto di voto. |
Art 29 - Numero legale per la validità della seduta 1. Il Consiglio Comunale si riunisce validamente con la presenza di un terzo dei consiglieri assegnati Sindaco escluso, sia in prima che in seconda convocazione, salvo che sia richiesta una maggioranza speciale. Per l'approvazione del bilancio di previsione, degli equilibri di bilancio e del conto consuntivo è richiesta la presenza della metà dei consiglieri assegnati, Sindaco escluso. 2. Il Consiglio non può deliberare, in seduta di seconda convocazione, su proposte non comprese nell'ordine del giorno della seduta di prima convocazione, ove non ne sia stato dato avviso nei modi e termini stabiliti dall'articolo precedente. 3. Non concorrono a determinare la validità dell'adunanza: a) i consiglieri tenuti [adl obbligatoriamente ad astenersi; b) coloro che escono dalla sala prima della votazione; c) gli assessori scelti fra i cittadini non facenti parte del Consiglio. Questi intervengono alle adunanze del Consiglio, partecipano alla discussione, ma non hanno diritto di voto. |
MARCO LIGORI (capogruppo Uniti per Salice)
“La polemica della minoranza è fine a se stessa; quando non si ha nulla da dire si cercano dei pretesti per poter attaccare la maggioranza che in questi cinque mesi sta lavorando duramente, impegnandosi e cercando di trovare tutti gli strumenti possibili per poter attuare il programma elettorale.
Per quanto riguarda lo Statuto comunale partiamo dall’assunto che noi inizialmente volevamo solo modificarlo per inserire la possibilità di delega sindacale per i consiglieri. Gli assessori e il sindaco non possono far fronte da soli a tutti gli impegni, quindi, si è pensato di poter dare delle deleghe (a titolo gratuito) ai consiglieri.
Solo dopo, su impulso dell’ex Segretario Comunale e dell’Avvocato Mele (caposettore agli Affari Generali), si é voluto riguardare l’intero impianto statutario considerato che abbiamo uno Statuto desueto risalente al 1991. Abbiamo “ammodernato” lo Statuto anche con l’ausilio del nuovo Segretario Comunale dr.ssa Poso che ha contribuito alla stesura del testo definitivo. Ciò si é reso necessario anche per eliminare alcune delle incompatibilità tra Statuto e Regolamento del Comune. Ad esempio, proprioil quorum relativo all’approvazione del bilancio di previsione e gli equilibri di bilancio, per il Regolamento è parial 50%, per lo Statuto è diverso. Ovviamente, quando ci sono incompatibilità ciò che vale è lo Statuto (gerarchia delle fonti, ndr). Inoltre,occorre precisare che nello stesso Statuto ci sono delle incongruenze nel computo delle maggioranze tra l’art. 29 e l’art. 30. Infatti mentre per il primo è richiesta una maggioranza di otto consiglieri per il secondo è prevista una maggioranza di sette.
Noi stiamo adeguando lo statuto alla maggioranza prevista nell’art. 30 dello Statuto oltre che al regolamento.
E’ giusto che vi sia una giusta omogeneità tra le nome e che vi sia chiarezza.
Queste modifiche varranno per noi così come per tutte le amministrazioni che si susseguiranno. Inoltre, abbiamo proposto la cancellazione della norma relativa al difensore civico e abbiamo introdotto il Consiglio Comunale Aperto, cioè la possibilità che il Consiglio possa svolgersi anche al di fuori della sede istituzionale dando la possibilità ai cittadini di esprimere la propria opinione e addirittura dando la possibilità agli stessi cittadini di convocarlo. Abbiamo ridefinito le pari opportunità, che non erano previste nello statuto. Abbiamo accorpato le consulte. Abbiamo eliminato il Collegio dei revisori non più previsto dalle norme nazionali.
Voglio che sia ben chiara una cosa: noi oggi, a prescindere dall’assenza dei due consiglieri avremmo comunque potuto far passare la modifica dello Statuto. Infatti, da Statuto con 9 consiglieri avremmo potuto farla passare seduta stante, ma dato che c’era solo una maggioranza assoluta avremmo potuto approvarla nelle prossime due tornate consiliari (entro trenta giorni)con la stessa maggioranza, come previsto dal comma 4 dell’articolo 6 del Testo Unico per gli Enti Locali (ndr: vedi nota a conclusione dell’articolo*).
Abbiamo preferito rinviare questa votazione al prossimo lunedì per permettere a tutti di essere presenti per votarlo. Lo Statuto riguarda tutto il Consiglio Comunale ed é giusto votarlo alla presenza di tutti i consiglieri.
Per quanto riguarda lo “staff” del sindaco questo è un istituto presente in tantissimi altri statuti comunali e noi l’abbiamo previsto come eventuale e non necessariamente oneroso. Può riguardare una collaborazione spontanea ma resta un’eventualità. Non c’è niente di scandaloso se non per chi vuole fare polemica a tutti i costi.
Inoltre, ci tengo a precisare che tutto ciò che si sta facendo è nella piena autonomia della maggioranza di governo in Consiglio Comunale e nonostante questo lo scorso 7 novembre sono stati convocati tutti i consiglieri di opposizioneper il giorno 13 al fine di condividere con loro tutti i punti di modifica allo Statuto Comunale e per discutere di eventuali loro proposte. Quindi, prima di andare in Consiglio abbiamo illustrato e condiviso con loro le modifiche e nessuno ha eccepito alcunché. Ammetto però che non era presente il consigliere Alessandro Ruggeri.. Ma gli altri erano presenti.
Dispiace che si voglia solo fare polemica sterile al fine di apparire sui giornali, ma la verità è che noi abbiamo fatto tutti i passaggi istituzionali. Siamo stati corretti sino in fondo tanto da invitarli e informarli già prima del Consiglio Comunale.”
* Art. 6, comma 4, TUEL.: Gli statuti sono deliberati dai rispettivi consigli con il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri assegnati. Qualora tale maggioranza non venga raggiunta, la votazione è ripetuta in successive sedute da tenersi entro trenta giorni e lo statuto è approvato se ottiene per due volte il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. Le disposizioni di cui al presente comma si applicano anche alle modifiche statutarie.
ALESSANDRO RUGGERI (Capogruppo di Salice nel Cuore)
Alessandro Ruggeri: “Oggi il sindaco Rosato, ha cercato di far passare una modifica statutaria come qualcosa di assolutamente normale. In realtà, dietro le moltissime modifiche che dovevano essere approvate, il punto cruciale è la modifica dell’articolo 29. L’attuale amministrazione non voleva far altro che abbassare il quorum per la votazione dei bilanci e delle delibere più importati. Questo comporta, per loro, il poter fare a meno di alcuni consiglieri che hanno un ruolo determinante. Tant’è vero che oggi i consiglieri di maggioranza Manno e Cuppone erano assenti. Ma a un certo punto c’è stato il colpo di scena. Il Consigliere Ianne ha chiesto un rinvio, motivando la richiesta con l’importanza della modifica che ci accingevamo a porre allo Statuto e l’assenza di due consiglieri. Per la modifica statutaria servono i due terzi dei consiglieri più il sindaco, quindi, nove persone e questa mattina non c’erano i numeri. Ecco perché hanno convinto, probabilmente, Gaetano Ianne a fare questa richiesta di rinvio. Probabilmente, il consigliere Ianne l’ha fatto, non sapendo che questa modifica lede anche la sua persona, in quanto anche il suo voto non risulterebbe più essenziale per il quorum delle delibere più importanti.
Ci sono, inoltre, altri punti di questa modifica da prendere in considerazione. Ad esempio, quello sullo staff del sindaco, dove il primo cittadino può farsi affiancare da consiglieri o consulenti. In un comune di nove mila abitanti? Ma questo staff deve essere retribuito? Il sindaco sembra aver già dimenticato, nella sua precedente esperienza amministrativa quando era vice sindaco, la condanna della Corte dei Conti, quando l’amministrazione di allora si rivolse a dei consulenti esterni.
Con queste modifiche vogliono ridurre le consulte dei cittadini da 4 a 2 vogliono dare un contentino ai consiglieri di maggioranza, dandogli delle deleghe.
Il punto sei (quello sulle video riprese), invece, è passato all’unanimità. Quello è un regolamento proposto da Enzo Marinaci nella passata amministrazione, all’epoca era favorevole Minimo Leuzzi e contrario Tonino Rosato. Ecco perché, all’epoca, non passò.”
Donato Leuzzi, 48 anni nato a Salice. Dottore Commercialista e Revisore Contabile laureato all’Università di Lecce. Segue la politica fin da quando era ragazzino, militante della Federazione Giovanile Socialista “all’epoca del craxismo”. Ha sempre vissuto la politica non in primo piano (come adesso) ma come militante. Rimasto di area di centrosinistraprima a Salice poi a Novoli, dove vive, ora è iscritto alla sezione novolese del Partito Democratico.
Parliamo della Fondazione Fòcara. Chi l’ha fondata, quando e perché?
La Fondazione Fòcara è un ente associativo che si è costituita con atto notarile nel non molto lontano 2011, i soci fondatori sono: il Comune di Novoli, La Regione Puglia e la Provincia di Lecce. Secondo l’atto costitutivo della Fondazione lo scopo è quello di gestire l’organizzazione di mostre, eventi culturali e convegni, nonché studi, ricerche, pubblicazioni e iniziative attinenti alla Fòcara. Sostanzialmente la Fondazione andrebbe a gestire quello che è a Novoli l’evento più importante, cioè appunto quello della Fòcara. Che è conosciuta anche in ambito regionale, secondo solo alla Notte della Taranta. La Fòcaraha avuto anche dei risvolti a livello nazionale con la presenza della Rai.
Qual è il suo ruolo nella Fondazione?
Sono consigliere di amministrazione, nominato con delibera regionale del 2 maggio 2017 n. 625.
Cosa sta succedendo nella Fondazione Fòcara? Ci sono i decreti ingiuntivi? Cosa sta facendo il Consiglio di Amministrazione per far fronte a questi problemi?
Sono stato nominato dalla Regione il 2 maggio ma la mia ratifica da parte del Consiglio di Amministrazione è avvenuta il 6 ottobre 2017. Anche se, a oggi, ancora non ho la documentazione ufficiale della mia ratifica (ci sono delle formalità da espletare con comunicazioni ufficiali agli enti preposti).(ndr: l’intervista è datata 16/11/2017).
Lei ha cognizione dei decreti ingiuntivi, a quanto ammontano e chi sono i creditori?
Di questo non ne sono al corrente, so che ci sono in quanto ne hanno parlato i giornali. Li ho conosciuti non in via ufficiale ma dalla lettura dei giornali. Il 6 ottobre ho espressamente richiesto la documentazione da inoltrare alla Regione, la quale già a luglio ne aveva chiesto copia. Ho inoltre chiesto alla Prefettura di Lecce, in virtù dell’articolo 25 del codice civile, l’intervento del Prefetto quale organo deputato al controllo – secondo il codice civile – delle Fondazioni.
Ha ricevuto risposte dalla Prefettura?
No, ma qualche giorno fa son venuti gli ispettori regionali e hanno acquisito la documentazione.
Quindi, a oggi possiamo conoscere a quanto ammonta il debito della Fondazione?
No, non ho contezza di questo perché non ho la documentazione e non ho potuto prendere visione. In ogni caso, la Regione è quella che ha il compito primario di valutare.
Se le chiedessi se lei è favorevole o contrario a rendere pubblico il bilancio, cosa mi risponderebbe?
Io, dal mio punto di vista (in qualità di componente) non ho nessuna remora a renderlo pubblico. Però non sono io colui il quale ha autorità per farlo. Ci sono 5 amministratori e si vota a maggioranza. Non ho problemi a chiedere che i bilanci vengano resi pubblici.
Quest’anno si farà la Fòcara?
Sì, si farà. Stanno già lavorando. C’è il Comitato di Sant’Antonio che è interno alla Fondazione ma comunque, per determinate funzioni che non sono della Fondazione, anche esterno. La Fondazione è l’organo principale dove arrivano i fondi pubblici con i quali si organizza l’evento da un altro punto di vista.
Nuove figure in casa Forza Italia Salice Salentino dove, la dottoressa Antonella Persano, riceve dall'Avvocato Stefano Gallo l'incarico di Coordinatore del dipartimento enti locali di Forza Italia del Comune di Salice Salentino che coadiuverà quello della Segretaria Cittadina Simona Cagnazzo.
Un riordino importante quello di Forza Italia "Continua l'ottimo lavoro dei nostri Dirigenti Provinciali e Regionali nel riordino e nuove nomine all'interno del partito" ci dice la Segretaria Cittadina Simona Cagnazzo "è con questo entusiasmo che auguro buon lavoro alla Dott.ssa Antonella Persano e all'amico Fernando Leone per la loro nuova avventura, certa del loro massimo impegno e della loro collaborazione".
Una squadra più grande agisce quindi su Salice Salentino e nell'ambito dell'intero partito che sta lavorando per "un progetto molto più ampio".
La segretaria cittadina di Salice Salentino felice di queste nuove nomine dichiara "Sicuramente non ci fermeremo qui e molto presto sarà possibile portare ancora nuove adesioni al partito"
La giornata del 22 ottobre è stata una di quelle domeniche in cui il sole suggerisce di prendere la via della marina o di fare una scampagnata. Invece uomini e donne del Partito Democratico di Veglie scelgono un civico nascosto di via Carducci per trascorrere una giornata di condivisione e di partecipazione con amici e compagni, interessati alla cosa pubblica, attratti dall’impegno per il proprio territorio e la propria gente. È l’occasione per dirsi quanto importante possa essere il contributo di tutti e di ciascuno per le sorti di una comunità, per la vita di un circolo, per il sogno di un altro futuro.
La trasparenza di questo percorso porta dritto all’elezione unanime del nuovo segretario di circolo, che trova in Angelo Cipolla, e nel suo vissuto di persona impegnata nel cattolicesimo di base, la sintesi tra passato e presente. Accanto a lui, un direttivo di giovani si prende l’onere e accetta la sfida d’impegnarsi a migliorare un paese in cui dovranno vivere loro e i loro figli.
Allo stesso tempo gli iscritti votano per i candidati all’Assemblea che dovrà eleggere il segretario provinciale del Pd. Anche in questo caso la risposta è equilibrata, frutto di un lavoro serio e libero, tanto che i consensi sono il risultato di una perfetta divisione, che porta all’ottenimento di un delegato per ciascuna mozione in campo: Lorenzo Centonze per la mozione di Ippazio Morciano (sindaco di Tiggiano) e Francesca Centonze per la mozione di Stefano Minerva (sindaco di Gallipoli).
Sarà un primo tassello nella costruzione di un organismo complesso, fatto di storie e sensibilità diverse che devono trovare nell’unità e nella partecipazione la ragione della loro esistenza. Si attiverà, infatti, uno spazio che renderà un immagine nitida solo attraverso un lavoro costante e faticoso, un impegno coscienzioso per l’affermazione di un centro-sinistra con le idee chiare e la schiena diritta.
Si tratta in sostanza del desiderio di allargare il dibattito politico, di sostenere lo sforzo di ripresa e di rinnovamento del Governo Gentiloni, di avviare un dialogo con i rappresentanti del Governo regionale, di vigilare sulla gestione amministrativa locale, attraverso un rapporto leale con l’opposizione, affinché la partecipazione democratica dei cittadini abbia un’altra opportunità.
Circolo PD Veglie
Il segretario Angelo Cipolla
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