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Nell’attesa sono stati presentati tutti i candidati nelle liste del PdL. Per quanto riguarda la Camera dei Deputati, grandi ovazioni si sono levate ai nomi di Rocco Palese, Roberto Marti e Mino Frasca – cosa che ha denotato una grandissima partecipazione dei militanti leccesi –.
L’arrivo di Silvio Berlusconi è stato accolto con un tripudio di applausi, incitamenti e urla di sostegno, alle quali lui ha risposto con la sua solita estemporaneità, suscitando il sorriso in tutti i presenti. Ha aperto il suo intervento interrogando la platea in stile scolastico, toccando i punti caldi della situazione Europa – Italia, chiedendo cosa gli italiani vogliono o non vogliono, non risparmiando stilettate decise al prof. Monti e alla sig.ra Merkel.
Il nocciolo del suo intervento è stato incentrato sui punti salienti del programma elettorale del PdL (condiviso dall’intera coalizione di Centro-destra). Largo spazio ha avuto la questione IMU, l’impegno ad abolire quest’imposta eccessivamente gravosa e l’intenzione di restituire ai cittadini la somma già versata allo stato nel 2012. Ha parlato anche dell’intenzione di rendere IMPIGNORABILE la prima casa, argomento che ha suscitato grande entusiasmo tra il pubblico.
In risposta agli attacchi dei suoi avversari, che ritengono le sue proposte assurde e infondate, ha accuratamente specificato da dove prenderà il denaro necessario a colmare il “vuoto di cassa” che si verrebbe a creare con l’abolizione dell’IMU.
Tra le varie proposte, le più interessanti sono certamente 3:
- L’abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti;
- Il dimezzamento degli emolumenti dei parlamentari;
- La riforma costituzionale per il dimezzamento del numero dei parlamentari stessi.
Altro punto interessante del suo programma elettorale, è certamente quello che riguarda le agevolazioni alle imprese, proponendo di alleggerire la pressione fiscale e di agevolare le assunzioni di personale giovane, non facendo pagare alle imprese né contributi né tasse sui nuovi assunti.
Propone altresì di ridurre la spesa dello Stato, che oggi ammonta a 800 miliardi di euro. Riorganizzando la macchina dello stato, si potrà avere un risparmio di 16 miliardi all’anno, e il centrodestra si impegna a utilizzare il 50% di questa somma per introdurre il quoziente familiare e ridurre l’IRPEF a carico delle famiglie, il restante 50% per eliminare l’IRAP che grava sulle imprese.
Il Cavaliere propone anche un’azione decisa per far si che la BCE diventi una vera e propria banca centrale, dandole gli stessi poteri delle Banche Centrali degli altri grandi Paesi, che garantiscono il debito pubblico ed hanno la possibilità di stampare moneta quando necessario. E alle accuse di antieuropeismo, risponde affermando che il governo di centro-destra si batterà per ottenere una “vera” Unione Europea, che superi gli egoismi nazionali e che abbia un’unica politica economica, fiscale, estera e della difesa.
Per quanto riguarda la riforma della giustizia: questa prevede la responsabilità civile dei magistrati, la separazione delle carriere tra giudici e PM, il divieto di pubblicazione delle intercettazioni telefoniche, il loro utilizzo solo nelle indagini per i reati più gravi e la reintroduzione dell’impossibilità di ricorso in appello in caso di assoluzione dell’imputato in primo e secondo grado.
A tal proposito, non sono mancati gli affondi contro la giustizia ad orologeria, che vede condannato il nostro conterraneo on. Raffaele Fitto per fatti (prove alla mano) non commessi, e non solo lui...
Un intervento al vetriolo, quello di Silvio Berlusconi, che ha reso la folla entusiasta e partecipe. Ha risposto per le rime a tutti coloro che lo attaccano e criticano, non ha risparmiato battute pungenti ai suoi ex alleati, definendoli dei traditori. Ha divertito il pubblico con simpatiche imitazioni di Bersani e Grillo, rivelando ancora una volta la sua natura mediatica. Un vero e proprio animale da palcoscenico, animato però da grande spirito imprenditoriale e più vicino ai bisogni della gente di quanto si possa immaginare.