Scoppia una nuova bufera attorno alla vignetta di Vauro pubblicata ieri sul Manifesto, che ritrae in modo a dir poco burlesco il ministro del Welfare Elsa Fornero. Addirittura, non solo la Fornero è ritratta con reggiseno di pizzo e calze a rete, ma anche con due orecchie che richiamano l’immaginario delle conigliette di Playboy.
La vignetta di Vauro riprende alcune dichiarazioni pubblicate in esclusiva ieri da Massimo Giannini sulla Repubblica, in merito alle prossime strategie di Sergio Marchionne per la Fiat in Italia. A questo proposito, nell’articolo venivano attribuite alla Fornero queste parole: “Finora il mio telefono non ha ancora squillato. Sto aspettando sue notizie“.
A fermare le polemiche non sono bastate le smentite dello stesso ministro, che ha negato di aver mai rilasciato interviste o dichiarazioni sul tema della Fiat. Le presunte affermazioni hanno, comunque, alimentato il dibattito a tal punto che anche uno dei vignettisti più noti in Italia, Vauro Senesi, ha prodotto un’illustrazione pungente sull’argomento.
La vignetta è uscita sul quotidiano e, a stretto giro, è arrivata anche la bocciatura della diretta interessata, che non ha nascosto una punta di irritazione: “La trovo vergognosa – ha dichiarato la Fornero all’ingresso al Cnel per la presentazione dell’ultimo rapporto sul lavoro - denota il maschilismo persistente, volgare e inaccettabile, di alcuni uomini. Sono insulti che respingo al mittente“.
Insomma, questa volta Vauro ha usato la mano pesante, anche se lo stile delle sue vignette non è certo nuovo a suscitare forti dissensi.
Sicuramente, si ripropone con forza il dibattito sui confini della libertà di satira!