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Cari concittadini, come esponente politico locale che ha dato il suo apporto alla Lista della attuale Maggioranza Amministrativa di Salice, non posso non fare alcune considerazioni politiche per quanto accaduto oggi in Consiglio Comunale. Da mesi, oramai, appaiono sui giornali svariati articoli di dichiarazioni rilasciate dai Consiglieri di Maggioranza Sonia Cuppone e Giampiero Manno in aperta dissonanza con la Maggioranza guidata dal Sindaco Tonino Rosato anche a causa della modifica dell’art. 29 dello Statuto Comunale.
A chi fa politica da tempo ed è abituato a leggere tra le righe, non può non apparire, quanto meno insolito che, a soli cinque mesi dall’insediamento, possano esistere già motivi di scontro all’interno della stessa Maggioranza Amministrativa. Infatti: tralasciando le condizioni finanziarie in cui versa il Comune a causa della ex Amm.ne, la attuale Amm.ne lavora senza avere fondi e con un bilancio già consumato dagli Amministratori oggi di minoranza ma di ex Maggioranza ancora prima delle votazioni.
Gli Assessori ed il Sindaco fanno salti mortali per garantire i servizi essenziali e solo dal prossimo bilancio di previsione potranno essere chiari gli obiettivi della attuale Amm.ne. Intanto in soli cinque mesi vari progetti sono stati messi in cantiere per essere ammessi e finanziati. In questo clima di difficoltà, i Consiglieri Cuppone e Manno oggi hanno ribadito in Consiglio Comunale con forza la contrarietà alla approvazione del nuovo Statuto, passaggio obbligato e di legge per portare lo Statuto Comunale nel presente poichè fermo a circa vent’anni fa e poi hanno abbandonato l’aula comportandosi da minoranza e non da maggioranza. Ogni valutazione da parte del Sindaco e della Maggioranza è legittima.
Da cosa sono spinti i due citati Consiglieri? Perché, dopo appena cinque mesi dall’insediamento, sono già contro la loro stessa Maggioranza? Il Sindaco Rosato, sempre nel Consiglio Comunale di oggi, spiegava tale posizione dei due Consiglieri con la necessità di visibilità, forse in Giunta, ma non voglio pensare che sia solo per questo. La vittoria elettorale, così larga ed importante, ha certamente innescato bisogno di visibilità in capo a chi è stato tanto suffragato ma occorre anche comprendere che l’accoppiata elettorale uomo – donna ha creato una distorsione elettorale in quanto, ognuno dei candidati andato in accoppiata, ha, quanto meno, quasi il doppio dei propri voti naturali. Le vere motivazioni della rottura le vedremo solo più avanti.