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Si è svolto ieri, giovedì 28 ottobre, nella sala adiacente al chiostro del Convento Madonna della Visitazione di Salice Salentino, l’incontro per presentare il progetto destinato al bando “Community Library” per il recupero e la ristrutturazione dell'immobile comunale, che lo vedrà destinato a Biblioteca di Comunità e Archivio Storico. Un incontro quanto mai partecipato da tutta la cittadinanza, così che anche il sindaco Tonino Rosato, prendendo la parola nel breve saluto iniziale, non ha potuto fare altro che notarlo e ribadire questa sua linea guida nell’operato dell’amministrazione. Un’amministrazione appunto, che non vuole essere ad esclusivo appannaggio di pochi, ma che intende attingere alle idee meritevoli a prescindere dal loro colore politico. “Ognuno di noi dovrebbe pensare positivo e dovrebbe lavorare perché i cittadini ci hanno delegato per riportare Salice ai fasti di un tempo, quando era davvero un punto di riferimento per tutto il Nord Salento” ha continuato poi il sindaco – “ Io vorrei che tutti remassimo in un’unica direzione, per cercare di dare un contributo forte, reale, alla società salicese. Faccio quest’appello ancora una volta: lasciamo da parte le appartenenze ad un’idea politica, poiché per un paese come il nostro, soprattutto in questa fase di recupero, non hanno più senso di esistere.”
Ha preso poi la parola il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Cosimo Leuzzi per ringraziare tutto l’ufficio tecnico per l’impegno che ha dimostrato in questo progetto. Un bando che risale al 9 giugno, diviso in quattro sezioni, tra cui appunto quella della “Community Library”, che ha bisogno del sostegno anche delle varie associazioni presenti sul territorio per continuare a crescere e non restare abbandonato a sé stesso. Infatti come hanno poi illustrato i vari tecnici che si sono susseguiti dopo, tra cui gli architetti Alessandra Napolitano e Raffaele Guido, l’ingegnere Francesco Vitale e il dottore Roberto Serra, le potenzialità di questo progetto risiedono tutte nella capacità di quello che sarà dopo, e non nella presentazione asettica della parte tecnica. Questa valorizzazione del Convento risulta quindi essere di ampia portata e di grande complessità in quanto nella sua concreta realizzazione vi sono interconnessioni di carattere urbanistico culturale e sociale, affinché questo contenitore di grande pregio culturale abbia una maggiore e più facile fruizione, anche da parte delle comunità adiacenti. Non sono mancate proposte interessanti durante il partecipato workshop pubblico, che ha visto tra i protagonisti, non solo i semplici cittadini, ma anche la consigliera d’opposizione Silvia Grasso.
Proprio per continuare questa collaborazione attiva, chiunque abbia un valido progetto o un’idea, ha tempo fino al 10 ottobre per formalizzare la sua proposta e inoltrarla all’architetto Alessandra Napolitano.