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Domenica 23 aprile scorso si sono svolte a Salice le primarie della sinistra per designare il futuro Candidato Sindaco.
I risultati sono noti a tutti: Alessandro Ruggeri , Vice Sindaco uscente , con Voti 672; Gaetano Ianne , Movimento Itaca , con Voti 557; Massimo Tafuro , società civile , con Voti 48.
A tal riguardo, occorre fare una breve ma puntuale disamina del voto e di cosa sia stato espresso da parte dei votanti attraverso la percentuale di voto concesso ai tre candidati in lizza.
La situazione appare abbastanza chiara: mentre il Candidato e Vice Sindaco Uscente Alessandro Ruggeri aveva alle sue spalle l’intera attuale maggioranza amministrativa a supportarlo e prendeva 672 voti, il candidato Gaetano Ianne poteva fare affidamento solo sulle forze del suo Movimento e prendeva 557, così che il voto finale non ha certamente premiato il Vincitore quanto il secondo piazzato. Il candidato Massimo Tafuro ha riportato un risultato chiaramente proporzionato alla tardività della sua candidatura sebbene essa fosse apprezzabile e voce della società civile.
Da tante parti nel PD si sentono cori di esultanza per il risultato ottenuto da Alessandro Ruggeri ma ciò al semplice fine di nascondere l’amarezza del risultato che era atteso molto più largo. La maggioranza uscente, viceversa, ha dato prova elettorale di aver esaurito ogni spinta propositiva e lo stesso elettorato del PD ha punito una azione amministrativa insufficiente, stanca, senza idee ed un modo oramai sorpassato di fare politica ed amministrazione sul territorio.
Di contro, lo stesso elettorato del PD si è travasato in parte su Gaetano Ianne nel tentativo di vedere qualche migliore risultato . In verità cari concittadini ed elettori , la sintesi delle primarie è che l’unica e sola svolta possibile per il nostro paese è rappresentata dalla Lista Civica capeggiata da Tonino Rosato e ciò per tanti motivi.
Dopo le ultime legislature amministrative fallimentari della sinistra che nel “suo insieme” lascia macerie in ogni direzione , occorre cambiare modo di amministrare e di pensare , più liberale , più vicino alle necessità amministrative primarie ed ai bisogni dei cittadini , guardando con attenzione lo stato dei conti pubblici colpiti dal potere di controllo della Corte dei Conti e il forte stato debitorio rappresentato dal contenzioso contro il Comune di Salice e non solo questo. Il modo di amministrare e di pensare della sinistra ha lasciato questa eredità e proprio tutto ciò ha determinato la sconfitta della maggioranza uscente in queste elezioni primarie in quanto , se per la sinistra 672 voti sono alla fine un buon risultato allora i 557 del secondo piazzato sono una “montagna” con la quale la maggioranza uscente dovrà , suo malgrado , fare i conti politici per evitare che qualche masso si stacchi da quella montagna e li danneggi irrimediabilmente.
In ogni caso , l’elettorato ha bisogno di cambiare la attuale amministrazione e sente forte questa necessità che vede potersi realizzare chiaramente solo con Tonino Rosato, candidato Sindaco di una “vera” lista civica ove saranno presenti candidati all’altezza del compito di risanamento del Paese sia per le loro capacità personali , professionali, lavorative ed amministrative sia perché già in parte testati in altre maggioranze amministrative che si fregiarono di aver ammodernato il paese con opere pubbliche ed infrastrutture mai prima realizzate ( reti fognarie , circonvallazione esterna , parco giochi , villetta della stazione , strade di campagna ecc). Alla sinistra rimane solo il “tentativo” di evitare la caduta delle frane dalla “montagna”.