Testata Giornalistica "Salic'è l'Espressino Quotidiano" iscritta al n° 8 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce del 4 luglio 2017.
MOVIMENTO POLITICO PER SALICE
“SALICE POPOLARE”
Nell’intervista al Vice Sindaco, neo candidato sindaco per la Maggioranza uscente di sinistra, apparsa su questo autorevole giornale, c’è una frase che ci ha colpito molto. Egli dice “Noi siamo un gruppo di giovani e proponiamo una rivoluzione”.
La domanda sorge spontanea: ma questa rivoluzione non poteva iniziare a farla in questi cinque anni visto che li ha passati a fare l’Assessore prima e addirittura il Vice sindaco poi? Capiamo le difficoltà ma quando si hanno delle idee e si crede in esse, soprattutto per un giovane, la cosa più naturale da fare è lottare per la loro affermazione perciò, risulta molto difficile comprendere di quale rivoluzione si parla dal momento che in questo tempo non si sono notati ne moti e nemmeno uno straccio di sussulto “rivoluzionario”.
Riconosciamo che governare è molto più difficile che fare opposizione, ma anche in questo caso occorre ricordare all’aspirante sindaco che non lo si può fare sfuggendo ai problemi e alla gente. Infatti, la lamentela più diffusa tra i compaesani è quella di essere stati lontani dai bisogni e dalle sofferenze del Popolo.
Basti ricordare l’emergenza maltempo; fuori il disagio, le difficoltà, soprattutto degli anziani chiusi in casa senza medicine e provviste, le strade occupate dalle neve e dal ghiaccio e gli Amministratori, tra cui chi vorrebbe fare domani la rivoluzione, a godere del tepore delle loro case e del calore dei caminetti.
Suvvia, un minimo di realismo! Sarebbe oggi credibile se con i suoi colleghi fosse stato visibile, in piena urgenza, a coordinare i soccorsi e le attività di sgombero, perché i cittadini amano vedere i loro rappresentanti che si sporcano le mani e sono in prima fila quando c’è da stringere i denti e soffrire.
Egli dice ancora: “se la nostra cittadinanza capirà che è giunto il momento del cambiamento, noi saremo a disposizione per servire ancora il nostro paese”
Siamo sicuri che la cittadinanza ha capito che è giunto il momento del cambiamento ma questa volta, si vuole liberare per sempre di questa evanescenza culturale di cui oggi Ruggeri si fa interprete di una plastica rappresentazione. Per molto tempo, Salice ha dovuto subire l’egemonia di una classe dirigente inconcludente e autoreferenziale, di chi sa della vita amministrativa e dispensa ricette senza mai riuscire a farsi mentore del grido di dolore di un popolo che reclama riscatto.
E’ questa la vera svolta, penetrare le coscienze con la prova della condivisione degli stessi destini, far rifulgere lo spirito dei salicesi con il mantra del sacrificio e della lotta al loro fianco.
E allora poteva ben intervenire in maniera energica il nostro Vice Sindaco candidato sindaco, per far sì che in questi anni Salice avesse i locali della Guardia Medica più decorosi, poteva badare di avere strade più decenti, poteva badare di avere un ambiente piùrispettoso delle tradizioni e valori legati alla nostra storia, poteva battersi per la promozione del territorio, poteva battersi per un Ufficio Postale dignitoso, poteva fare mille battaglie con l’entusiasmo che non gli dovrebbe mancare… E invece, al posto di considerare la rivoluzione come un processo insito nello spirito umano, vuole cercarla convinto che troverà l’agiatezza.
Salice Popolare
Il Coordinamento