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Nel consiglio comunale del 29 luglio scorso il sindaco e la sua maggioranza hanno approvato un aumento dell’aliquota TASI portandola dall’1 ‰ al 2,5 ‰: il massimo consentito. Facendo un esempio con una rendita catastale media di € 250,00: chi per il 2014 ha pagato 22,00 euro, per il 2015 pagherà 105,00 euro.
Questo anche perché oltre all’aumento è stata eliminata la detrazione di 20 € costringendo molti cittadini che prima erano esentati a dover pagare.
Una batosta durissima per i cittadini e per le categorie produttive che vivono il momento di crisi peggiore degli ultimi 30 anni.
Come era prevedibile le promesse di ridurre le tasse e rilanciare l’economia sono state disattese da una maggioranza che nella assoluta incapacità di intercettare e attirare risorse per salice impone tributi che determinano l’ennesima mazzata per le famiglie, dando in cambio solo disservizi.
Molti comuni hanno preferito lasciare al minimo le aliquote e quelli che le hanno aumentate hanno applicato una importante detrazione. Altri comuni, oltre alla detrazione, hanno applicato anche riduzioni per le famiglie in difficoltà.
Il sindaco aumenta le tasse al massimo consentito. Questo dimostra che siamo di fronte ad un sindaco e ad una maggioranza amministrativa che ritiene di governare sulla pelle delle famiglie e delle imprese. Questa Amministrazione continua a chiedere ai cittadini sacrifici pesantissimi e senza nessuno sforzo, porta tutte le tasse al massimo consentito. Ciò dimostra l’incapacità di vedere oltre, di preoccuparsi non solo di salassare i cittadini, ma di vedere nelle iniziative, sia pubbliche che private, possibilità di crescita economica del territorio.
Dalle dichiarazioni degli amministratori ci si rende conto della totale mancanza di una azione programmatoria e accorta.
Bisogna ripartire dall’efficienza organizzativa dando il giusto peso alla macchina amministrativa smettendola di addossare le colpe solo sui funzionari e assumendosi le proprie responsabilità. Diventa, pertanto, strategico avere una struttura al passo con i tempi e dotata delle necessarie professionalità per affrontare le molteplici problematiche che ricadono in capo ai comuni non tralasciando la possibilità importantissima dell’eventuale esercizio associato di funzioni.
Al punto in cui siamo l’unico gesto di responsabilità che rimane al sindaco e alla sua maggioranza è quello di andare a casa per non causare ulteriori danni ai cittadini.
Salice Salentino, 2 agosto 2015 Il Consigliere Comunale
Mimino LEUZZI