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Nei giorni scorsi, il segretario cittadino del PD si è vantato di aver proceduto alla nomina di ventuno scrutatori con il metodo del sorteggio computerizzato e ha criticato Forza Italia – rappresentata in commissione elettorale dal consigliere Tonino Rosato – per aver proceduto alla nomina diretta di altri sette scrutatori.
Va preliminarmente ricordato che la procedura prevista dall’attuale legge per la scelta degli scrutatori è proprio quella della nomina diretta, e non del sorteggio, e, pertanto, il Consigliere Rosato non ha fatto altro che eseguire correttamente le disposizioni normative, prestando attenzione - come nostra abitudine – a scegliere tra giovani disoccupati e persone provenienti da famiglie monoreddito o prive di reddito.
Assolutamente esecrabile, invece, è il comportamento messo in campo dalla Maggioranza di centro sinistra, che si è pubblicamente vantata di ricorrere ad un metodo imparziale, come il sorteggio computerizzato dall’elenco degli iscritti tra studenti e disoccupati, salvo, poi, escludere clamorosamente una giovane disoccupata salicese, il cui nominativo era stato estratto dal software al pari degli altri, ma che aveva il peccato mortale di essere ideologicamente e politicamente lontanissima da loro, perché militante di Forza Italia.
In altre parole, quanto avvenuto nei giorni scorsi, è perfettamente in linea con la tattica adottata abitudinariamente dalla maggioranza di Centro sinistra: professare pubblicamente equità e giustizia sociale e praticare, invece, l’esatto contrario, salvo poi, una volta scoperti, ricorrere ad improbabili quanto estemporanee giustificazioni, come l’errore di trascrizione, avvenuto (guarda caso!) a spese di una giovane notoriamente simpatizzante di Forza Italia.
Appare, quindi, in tutta la sua evidenza, l’uso ipocrita e demagogico di questo tema da parte del PD e dei suoi alleati, che così cercano di distogliere l’attenzione dei salicesi dai reali problemi del paese e di nascondere i numerosi ed evidenti fallimenti della loro amministrazione, tra cui, da ultimo, il sostanziale fallimento delle politiche (assenti) in tema di raccolta differenziata, per la quale, proprio in questi giorni, Salice si è confermato ultimo nella classifica provinciale.