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Le “tappe” di tale riorganizzazione prevedevano che i Comuni interessati dalla riorganizzazione dovessero indicare alla Regione la propria preferenza rispetto alla nuova provincia cui appartenere. Dopodiché le Regioni dovevano inviare al governo un’apposita relazione circa la nuova mappa del territorio regionale con le eventuali deroghe previste. Ed è a questo punto che, ad oggi, si è giunti, in vista di un decreto del governo atteso prossimamente.
Un ulteriore passaggio, inoltre, in base a quanto annunciato dal Ministro della Pubblica Amministrazione Patroni Griffi, dovrebbe essere il commissariamento di tutte le amministrazioni provinciali a partire dal giugno del 2013, anche di quegli enti, quindi, che non si vedranno toccare i confini. La previsione di un commissario, cui spetteranno compiti di gestione, è finalizzata a garantire un’uniformità di indirizzo su base nazionale ed evitare possibili rallentamenti a causa di coincidenze elettorali. Resta da decidere solo se tale commissario sarà esterno, nominato dal prefetto, o se il ruolo verrà affidato al presidente uscente della Provincia. Un’importante novità dovrebbe essere rappresentata dal nuovo sistema elettorale, in virtù del quale, infatti, i consiglieri provinciali dovrebbero essere eletti non più direttamente dai cittadini, bensì dai Consigli Comunali, ciò al fine di assicurare una proporzione tra numero di abitanti dei singoli Comuni e “peso” in Consiglio provinciale. Su tale punto, però, è stata chiamata a pronunciarsi la Corte Costituzionale.
Quanto al territorio pugliese, le nuove Province saranno, oltre alla città metropolitana di Bari, Foggia (che dovrebbe inglobare buona parte della Bat), la nuova Brindisi – Taranto e Lecce (che rientra nei requisiti del governo). Da quanto emerso in questa prima fase, dallo smembramento delle province di Brindisi e Taranto dovrebbe prodursi un’annessione di molti Comuni alla Provincia di Lecce, annessione giustificata sia da una vicinanza territoriale che dalla comunanza di “storia, cultura e tradizioni” (come si legge nelle delibere di molti Comuni). Mentre tra i Comuni tarantini, però, solo Avetrana sembra destinata a Lecce, sono numerosi i comuni brindisini che si sono espressi a favore di tale “passaggio”: San Pietro Vernotico, Cellino San Marco, San Donaci, San Pancrazio Salentino, Torchiarolo, Erchie e Torre Santa Susanna. A questi si aggiungono Latiano, Oria, Carovigno, Francavilla Fontana, San Vito dei Normanni e San Michele Salentino che hanno indicato la provincia di Lecce come prima opzione (ma non unica) e, quindi, non è escluso che saranno destinati a far parte della nuova provincia di Taranto - Brindisi.
Non resta che attendere i prossimi mesi, dunque.